Anno 2001 Stampa

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Ciclo di Lezioni

La metodologia della ricerca archeologica (28 febbraio-11 aprile)

 

La Sezione Speciale di Archeologia e Topografia Medievale ha realizzato, presso la Sala della Biblioteca dell’Istituto un Corso di Lezioni aventi ad oggetto l’archeologia medievale nella sua realtà teorica e applicativa. Lo schema delle attività ha previsto incontri periodici, con due lezioni per ogni pomeriggio ed uno spazio immediatamente successivo per la discussione.

Il programma ha avuto il seguente sviluppo: Il 28 febbraio: Enrico Romiti, Introduzione all’archeologia attuale, quindi Elena Valdiserri, I preliminari di uno scavo archeologico. – Il 7 marzo: Nadia Bessi, Le leggi che disciplinano la ricerca archeologica, quindi Raffaele La Barbera, Principi di stratigrafia archeologica. – Il 14 marzo: Antonio Fornaciari, Le tecniche di scavo e l’organizzazione di uno scavo archeologico, quindi Luca Prodi, La documentazione di scavo. Il 21 marzo: Marco Mariani, Tipologia dei reperti archeologici: i materiali organici e i metalli, quindi Renato Guerrucci, La ceramica come fossile guida. Il 28 marzo: Nadia Bessi, Il vetro come reperto archeologico. quindi Agata Bottoni, Lo scavo delle sepolture. – Il 4 aprile: Vittorio Romiti, Le tecniche di rilevamento. – L’11 aprile: Alfonso Forgione, Il rilievo archeologico.

La partecipazione dei corsisti è stata ampia e molto interessata.

 

 

Conferenza

Le torri di segnalazione (18 ottobre)

 

La Sezione Speciale di Archeologia e Topografia Medievale, in collaborazione con il Comitato per le Torri di Rilevazione, ha organizzato il 18 ottobre alle ore 17, presso la Sede dell’Istituto nella Sala “G. Fambrini”, una conferenza mirata a sensibilizzare il pubblico sopra questo particolare argomento.

E’ stato invitato a parlare Enrico Romiti il quale, affrontando il tema Il sistema di torri di segnalazione della Repubblica di Lucca e partendo dalla Torre del Bargiglio, che ha rappresentato per secoli l’elemento centrale per la salvaguardia di una ampia parte del territorio lucchese, ha preso in esame tutta la complessa rete di fortificazioni che, attraverso precisi metodi di segnalazione, assicuravano i pronti interventi in situazioni di particolare pericolo.